venerdì 6 dicembre 2013

Santa Lucia 2013


Santa Lucia é così.. Ti sorprende. L'anno scorso causa overdose era arrivata con una settimana di ritardo, quest'anno deve aver cambiato pusher ed é arrivata 8 gg prima.. Con tanto di letterina dove da paracula gli racconta delle sue vicissitudini e della sua anima green (dice che usa la carta del giornale per riciclare  in realtà non ha altro con cui avvolgere i regali!) Le mie figlie cresceranno senza nemmeno una certezza.. A no una si! La mamma é fulminata!!!




SUPERMAMMA Missione "NON FACCIAMONE NEMMENO UNA GIUSTA CHE SI SA MAI SI ABITUINO", ACCOMPLISHED!

domenica 1 dicembre 2013

il calendario dell'avvento 2013



No ma ragazziiiiii!!!! So proud of me. 
Allora, due post in una settimana, non ci credo nemmeno io, ma il Natale è euforia. Godiamocela tutta!
HO FATTO UN CALENDARIO DELL'AVVENTO FIGHISSSSSSSSIMOOOOOOOOO!!!! Ammettiamolo: in questa vita, a meno di qualche misterioso miracolo, difficilmente diventerò ricca. Anche perché passando le mie serate a far ste robe.. anche la mia vita sociale langue. Che poi, non langue niente, pochi ma BUONISSIMI! Detto ciò non posso che puntare tutto sulle mie bambine per il mantenimento della mia terza età. 
Il calendario dell'avvento sono ANNI che volevo farlo, ma solo stavolta, giusto perché sto prendendo la certificazione da Project Manager, sono riuscita a farlo bello e in tempo!!! Ma ci vuol così poco a farmi felice!!! Ho scomodato perfino la 5D per fotografarlo, foto canta. Tra l'altro come al solito ho infarcito ogni giorno con una frase ad effetto, con l'intento di commentarla con le mie bambine che già prevedo se ne fregheranno altamente e mentre io cerco di farle ragionare sui valori in qui credo, si staranno litigando i regalini e le caramelle che ci sono dentro. Ma qui sta un altra roba fighissima che ancora erano ANNI e ANNI che volevo farla, ma non avevo proprio idea di come propinarvela.. I FREE PRINTABLES!!! Delle frasi che ho nascosto nei connetti (homemade ovviamente, sia i conetti che le frasi - liberamente ispirate da tutto ciò che leggo**). Si perché magari a uno dei 200 in media che leggono sto blog, forse interessano.. non lo so, ma l'idea di poter fare una cosa e di condividerla con chiunque che ne faccia quel che vuole mi esalta. Se lo facessimo tutti il mondo andrebbe meglio. (Niente, ste frasi fatte di bassa retorica mi scappano sempre, mi perdonino gli orecchi fini). Ora il problema è: ma come cacchio si condividono i FREE PRINTABLES?!?! Adesso lo scopro (forse se cliccate qui?). Nel frattempo vai di foto!!!!!! Bellooooooo!!! Me lo dico da sola, che tanto lo so già come va a finire, son le solite mie scoperte. 
Le ricatto i primi giorni per farle star tranquille, poi aprono, un giorno mi va bene e son contente un altro, soprattutto Elena, mi farà notare che potevo metterci un regalo più bello o una caramella più buona. Dopo di che litigheranno, Roberta cederà le prime volte, poi si romperà a ragione i maroni e menerà la sorella che urlerà per un'ora spaccandoci le orecchie.. MA CHE BELLO IL NATALE!!! 




SUPERMAMMA, Missione "Project Management Applicato" ACCOMPLISHED!!!

** Giusto per la precisione, ma magari ci dedico un altro post, siamo tutti d'accordo che le frasi fatte feisbukkare, vanno bene, ma non benissimo. Non è quello che sto cercando di "vendere" alle mie figlie, ho dei ragionamenti "dietro" per quasi ognuno dei pensieri che ho messo li dentro. Prima o poi mi dedico anche ad esplicitare quella cosa li.. un post alla volta si mangia anche un bue! (era così o no?!!? LOVE)

Le fasi di preparazione: sempre per via del memento mori :)








giovedì 28 novembre 2013

I giochi di mamma Chiara

Questo post lo scrivo ad uso e consumo degli analisti a cui toccherà, fra qualche anno, porre rimedio a tutti i danni protratti sulle mie figlie. Che noi madri, nonostante la buona volontà, siamo la causa numero uno della nevrosi dei nostri pargoli, facciamocene una ragione. 
Allora i giochi del momento, tra gli altri, sono due. Quelli che mi son costati anche qualche ora di ragionamento, figuriamoci, ma a cui credo fortemente per far crescere le mie ragazze nel modo più facile per esser felici. Si perché checché se ne dica, la felicità serve anche a Bukowsky o a Cioran per dare un peso al dolore di vivere. Se non conosci il prezzo della felicità, non conoscerai il valore del tormento. Per esser felici ci vuol coraggio, per guardarsi dentro anche. Fine della psicofilosofia low cost, proseguiamo con i due giochi-monenti in cui investo così tanto. Ai posteri l'ardua sentenza. 
Il primo, lo facciamo già da un po'. Ogni tanto ci perdiamo, ma nel tempo è quello che dura di più. LA MEDITAZIONE. Scopo del gioco: capire la gratitudine e il suo valore, darci un obiettivo per il futuro, capire come fare per raggiungere i nostri sogni, stimolare la creatività, ma soprattutto per calmarle e farle addormentare tranquille! Noi superMamme siamo prima di tutto pratiche. Il gioco è semplice, già pigiamate, 15 minuti prima dell'ora della nanna, ci si mette per terra o sul divano, in cerchio. Molto più spesso io ho Elena in braccio e Roberta davanti. Ci si stringe le mani e si chiudono gli occhi. Poi si deve "quietare l'anima" io provo evocando immagini bucoliche.. il mare o la campagna, il sole, un vento tiepido, il profumo dei fiori, il rumore delle onde.. cercando sempre di coinvolgere tutti i sensi con l'immaginazione. Dopo di che si procede in due momenti, il primo è il ringraziamento. Voglio fortemente che le mie bambine si rendano conto quotidianamente di essere fortunate per le piccole cose, no per quelle eclatanti. I ringraziamenti possono essere i più svariati, ovviamente inizio sempre io per dare l'esempio. "Grazie per questo divano che abbiamo sotto il sedere, grazie per il sorriso delle mie bambine, grazie per la pastasciutta e la mela" grazie per tutto insomma. Elena questa parte la salta praticamente sempre a pie pari, nonostante sia molto solerte con i grazie ogni volta che è dovuto, non è ancora nell'ottica del ringraziamento tout court, senza un motivo particolare. Stasera invece mi ha graziato, vedi video (devo anche documentare, altrimenti queste potranno smentire tutto). Roberta scimmiotta quel che dico io, ma poi va più sul preciso tipo "grazie perché mia sorella smette di rompermi le scatole" "grazie perché riceverò tanti regali a natale" "grazie per le scarpe nuove" ect. OK, siamo ancora un filo lontani dalla comprensione che genera il potere della gratitudine per i dettagli, per i momenti, per la vita in generale, ma nessuno nasce imparato. Credo moltissimo nell'esercizio, "Sei quello che pratichi quotidianamente" keep going. La seconda parte invece è dedicata a ciò che ci prefiggiamo. "Io (mamma) vorrei imparare bene a suonare il pianoforte e per farlo faccio esercizi almeno un'ora al giorno" oppure "Io vorrei vedere sempre le mie bambine felici e per farlo mi impegno a trovare sempre il tempo per stare con loro". Roberta qui è più preparata sul cosa vuole, che è già MOLTO buono, meno sul come raggiungerlo. Quindi "Voglio imparare a suonare il pianoforte per diventare famosa" gli viene subito, allora entro a gamba tesa e le suggerisco "siccome per farlo devi fare esercizi tutti i giorni come la mamma, potrebbe essere una buona idea svegliarci mezz'ora prima al mattino per farli?" gli strappo un si sull'onda dell'emozione, mamma-bastarda. E per ben due volte ci riusciamo pure! Vediamo quanto dura.. si lo so son sadica.. ma non è mio compito aiutarle a raggiungere i loro sogni?!? Invece Elena a questo punto mi fa veramente impazzire.. "Elena Tu cosa vorresti?" pausa di profonda riflessione. "Io voglio una banana!" e qui la grande lezione che sempre ci danno i bambini. LA VITA E' ADESSO. Sempre stasera invece, ha espresso un altro bel desiderio… (vedi video ancora se non l'hai già fatto).
Mai smettere di imparare, soprattutto da loro. 
Il secondo gioco le diverte e ci impegna il tragitto da casa a scuola la mattina. E' il gioco delle IDEE. Si tratta di tenere allenato il muscolo della creatività. Lo dovrebbero fare tutti quanti, ma non ci insegnano a farlo. Ho anche in mente una "scuola alternativa" dove invece che le nozioni si insegnano ste robe.. ma proseguiamo, che questi sono più che altro deliri. Consiste nel prendere un'azione comune e trovare tanti modi possibili per farla. Esempi: ANDARE A SCUOLA. Ok, le prime son facili, in macchina, in bici, a piedi.. poi diventa via via più divertente. In skateboard, con i pattini piroettando, con un razzo volante, costruendo un canale e andando in canoa, facendo nevicare e andando con gli sci, costruendo un tunnel sotterraneo etc etc. Il messaggio deve essere chiaro "NON ESISTONO IDEE STUPIDE" Esistono idee che funzionano meglio di altre, ma non bisogna mai smettere di farsene venire parecchie, nel mucchio si può trovare quella perfetta e anche quando la si trova, meglio continuare a pensarci su. Vorrei che crescessero con l'attitudine del "TUTTO SI RISOLVE" piuttosto che nel disfattismo/vittimismo/fancazzismo. Ci sono MOLTE più soluzioni che problemi. Basta allenarsi a trovarle. 
A questo punto l'analista potrà dare la colpa a me della loro attitudini maniaco-depressive e "uccidendomi" risolverà tutti i loro problemi!!! Semmai faremo metà del cachet…



SUPERMAMMA Missione "GLI RISOLVO ANCHE I PROBLEMI DEL FUTURO" ACCOMPLISHED!!!!


lunedì 14 ottobre 2013

Le torte di mamma Chiara

Si me lo devo.. un post sulle torte è d'obbligo, queste sono superrinfacciabili! Che poi noi mamme siam così.. Che ci importa dei sabato sera (e notte!) passati sui fornelli.. Della cucina che sembra un campo di battaglia.. delle bruciature perché nel tirar fuori la torta mentre con una mano sbatti il biberon del latte, hai appoggiato l'avambraccio sulle serpentine roventi, delle mani che ti resteranno dei più svariati colori per settimane (alla faccia della manicure che tanto non riesci più a farti) perché ti ostini a impastare pasta di zucchero e coloranti alimentari con le tue adorate manine.. no a noi superMamme frega niente!!! Conta solo quel loro sorriso… 
Poi fa lo stesso se dopo aver passato 5 ore per fargli la torta di DORA tua figlia ti dice "mamma… Lo sai che la mamma di Micola (si Micola con la M, suo fratello immaginario, prima o poi ci scrivo un post, ma non saprei da dove cominciare..), dicevo, la mamma di Micola, gli ha fatto una torta delle WINX!" come a dire, grazie per lo sforzo, ma la prossima volta impegnati di più.. fa lo stesso.. Tu le ami uguale.. Ma prima o poi, se esiste una giustizia divina, arriverà quel momento magico, in qui ti sentirai dire "Mamma stai tranzolla con ste torte! Festeggio in disco con gli amici, ci vediamo domani, anzi sto dal tipo, ci vediamo lunedì!" E Tu che a loro mostrerai la tua faccia più triste e sconsolata, sottotitolata "ho dedicato a Te gli anni migliori, sentiti in colpa", dietro alla maschera starai già pregustandoti una serata a teatro, o anche solo sul divano a leggerti un libro.. arriverà si anche quel momento!

Sotto a prova di smentita le torte degli ultimi due anni.. per non dimenticare!

SUPERMAMMA MISSIONE "KEEP CALM AND MAKE CAKE" ACCOMPLISHED!















mercoledì 4 settembre 2013

GDO sempre loro..

Questi della grande distribuzione io li amo. Si perché ti conoscono profondamente e sanno come prenderti.. I FIGLI!
A parte sta roba della fornitura scolastica che ha creato un muso lunghissimo perché la Roby voleva uno zaino nuovo e la sua mamma con molta democrazia gli ha detto che se lo può sognare, ma vogliamo spendere due parole su questa c@#!?!@a della CASSA Self e VAI?!?!? Ma vai dove!?!??! Cominciamo dal principio.. le bilance per la frutta.. Anzi no ancora prima: i guantini del reparto frutta e verdura. Un'ora per aprirlo che nemmeno con la carta vetrata, poi ci infilano ste manine minuscole che ovviamente si perdono, ma va bene. La frutta la vogliono scegliere loro, si perché così se c'è un pezzo marcio è il nostro sicuro. Poi arriva il momento di pesare, nemmeno a dirlo lo deve fare LEI, la Roby questa fase l'ha un po' superata, ma neanche tanto, solo che oggi era presa dalla scelta del nuovo diario. Dunque.
Chiaro che una SuperMamma ne approfitta per far imparare la matematica ai suoi pulcini. 49! QUATTRO E NOVE MESSI INSIEME. Mi pareva di esser stata "chiara". Poi ci sono le figure.. Niente. Tutti quelli intorno tranne quello giusto e il signore incartapecorito dietro che bestemmia ma noi non molliamo. Centriamo il bersaglio e adesso? E' ora di ritirare l'etichetta.. avete già provato a farlo con indosso i guantini di plastica vero? E si.. non viene via!! Tragedia.
Lasciamo passare il buon uomo in coda perché comincia ad avere un po' di muschio sul collo. Riproviamo e finalmente capito l'inghippo riusciamo ad attaccare la famosa etichetta al posto giusto!
Ma è la prima di una decina circa.. NOTA per la MAMMA, la spesa nel reparto ortofrutta, la mattina dopo aver depositato le ragazze. L'arrivo alla cassa. Oramai l'hanno capito come funziona, poi la Roberta è nata che già giocava alla cassiera!!
Quindi non mi posso opporre. E quello che dovrebbe essere un utilissimo strumento per non perdere tempo diventa una tortura cinese perchè oltre a metterci il triplo del tempo arriva inesorabile il momento in cui.. si litigano.
"E' mio!" "No! Lo faccio io!" "Ma non sei capace ci stai mettendo un'ora!" etc etc etc. Son bei momenti, voglio che le mie figlie mi ricordino così, mentre cerco di evitare lo sguardo di disapprovazione della cassiera che controlla e che ovviamente si è già dovuta scomodare venti volte per sistemare le min…..te delle mie cucciole.

SUPERMAMMA MISSIONE, FACCIO LA SPESA IN UN ATTIMO, ACCOMPLISHED!



















domenica 14 luglio 2013

LETTERA alle mie FIGLIE (la prima di molte si spera)



L’Africa. Non potevo chiedere di meglio per il post post-stallo. Quello che fa ripartire il blogger che vuole fare troppe cose e non ne fa neanche una bene.
L’Africa dicevo. Scendi dall’aereo e ti investe il caldo umido, i colori della terra che non brillano, ma lo stesso sono vivi. Ti prende la sabbia, ti entra nelle narici, negli occhi, nel cuore. E poi i sorrisi. Forse la prima cosa che ci ha colpito, sono proprio i sorrisi. Magari solo perché sulla loro pelle nera si vedono di più. O forse solo per quella misteriosa legge di compensazione per cui chi sembra aver meno alla fine davvero sorride di più.
Non so spiegarvi bene. Ma è così. E poi comincia il viaggio, quello vero. Le 24 ore che ci sono volute per arrivare qui non contano. Il cammino comincia ancora al buio su un van scassato, le valigie accatastate e l’autista che ti chiede “sai dove devi andare vero?” ma come .. “no che non lo so, devi saperlo tu sei stato pagato apposta!” ed è la prima sensazione che ritroveremo ancora. L’incertezza. E’ giusto insegnarvi a gestire l’incertezza? Io credo sia indispensabile. “Se riesci a mantenere la testa, quando tutti intorno a te la perdono e te ne danno la colpa..” Iniziava così Kipling a parlare a suo figlio. E non a caso era stato in Africa tanti anni. “Mamma cosa succede?” “Niente Amore dormi.” Niente amore dormi.. era meglio spiegarti? Che non avevamo un indirizzo, che erano le 5 del mattino e che il nostro autista per le due ore e 40 del tragitto che ci separava dalla Tishi’s Farm ha continuato a buttarsi acqua in testa per star sveglio? Nemmeno questo so. Io predico la verità sempre e comunque, specie con voi. Ma stavolta sorvolo.
“Mamma c’è un’odore molto forte qui..” E’ vero, l’odore è l’altra cosa che ti invade quando sei ancora in città. Perché le città puzzano, non è una prerogativa dell’Africa. E’ così New York ad agosto.. ma il mio pensiero va alla Bolivia, era esattamente la stessa sensazione provata allora. “Amore sai qui somiglia a dove sei nata tu” mi esce spontaneo, stavolta la talebana della verità mi sfugge di mano, era necessario? Roby ti ho visto leggermente scossa.. ma eravamo troppo stanche per parlare.. no va bene. Io ho fiducia in Te e non ho voluto trattarti come una bambina, ma come un essere umano che sta facendo esperienza, di tutto. A qualcuno pare estrema.. ma la vostra mamma va avanti diritta.
“ma come porti le bambine in Kenya e nemmeno in una struttura alberghiera?!”
No. E “nemmeno” davvero vedo il problema, al contrario mi sembra un’opportunità unica e un’esperienza che arricchirà il loro bagaglio. Spero di farvi crescere nella curiosità e non nella paura. Siete morte perché ci siamo fatte per 8 giorni la doccia fredda? Non mi pare anzi..
“hai fatto almeno la profilassi per la malaria e quelle robe li?”
quelle robe li? Ma non siamo più ai tempi di Coppi direbbe Giochi.
No niente profilassi. Io mi fido anche della terra e della natura. E tra l’altro non mi sento nemmeno un incosciente che forse è l’aspetto peggiore della faccenda.
Arriviamo e distrutte ci mettiamo a letto, stranissimamente è una richiesta anche vostra ragazze, non sia mai che me la lascio sfuggire. E sul letto a baldacchino sotto le zanzariere di tulle, ci lasciamo cullare da tutti quei suoni che sono un nuovo ricordo. (ossimoro, non sia mai che mi faccio sfuggire nemmeno un’occasione per rompervi i maroni su una roba da imparare, figura retorica in questo caso, che consiste nell'accostamento di due termini di senso contrario o comunque in forte antitesi tra loro)
Poi ci svegliamo e le mie piccole esploratrici partono in missione. Siamo in mezzo al nulla, vegetazione folta e strade di sabbia rosso gialla. Micro villaggi intorno, bambini dai pantaloni stracciati al cancello. Non si sa chi è più curioso se loro o le mie cucciole.
Vi lascio andare, è il mio metodo. Quello che a parer mio funziona meglio, esperienza sul campo. Mi direte voi se ha funzionato. Io intanto mi occupo di disfare i bagagli e di riprendermi che è la parte più difficile.
Dopo forse un’ora, forse due, forse mezzora del tempo africano che si dilata e si restringe molto diversamente da come succede nel resto del mondo, sei tornata in camera Roberta. Noto che c’è qualcosa di diverso in Te, ma è più una sensazione che un vero indizio.
“Mamma ho regalato tutti i miei braccialetti ai bambini li fuori!”
Ecco allora capisco cosa c’era di diverso. La gioia della condivisione. Ragazzi, siamo qui da pochissimo e mi sono già ripagata tutto il viaggio.
Dovrei andare avanti a raccontare di tutto il resto, ma mi limito ad una lista, altrimenti ne viene fuori un romanzo e questo blog serve solo a voi ragazze per ricordarvi il percorso fatto e per scoprire chi siete anche grazie alle esperienze che avete fatto.
Allora: i 40 bambini che sono venuti a salutarci e a prendere i regali che avevamo portato, i loro canti di ringraziamento e le partite a calcio o a un-due-tre stella, perché i bambini non hanno bisogno di parlare la stessa lingua per interagire (perché invece i grandi si? Non perdete questa capacità di comunicare con gli altri, la lingua e la cultura non sono MAI il vero ostacolo). Poi il riso al cocco, il chapati e il succo di passion fruit, quello vero, che non nascono i briks sugli alberi. Cathrine e le sue manate. Il giro a piedi nei villaggi al mattino, la famiglia che ci offre il latte di cocco colto e aperto (vi ricordate cosa ci ha detto Ale? Forse no, a me ha colpito molto: “la morte per caduta dal palmeto o per aver ricevuto una noce di cocco in testa è la settima causa al mondo”.. impressionante no? Non fa riflettere il fatto che quest’uomo per offrircelo abbia rischiato la vita? Ok lo farà tutti i giorni.. ma non date nulla per scontato). Poi la spiaggia bianca il pomeriggio, i piedi nell’acqua calda non senza un po’ di timore e i pescatori che arrivano con un marley appena pescato grosso come tutte e due voi messe insieme, anzi forse qualcosa di più.
La foresta di Gede il giorno dopo di cui non si vedeva la fine da la in alto e la prima delusione per gli elefanti che non si sono fatti vedere. La delusione va insegnata ai bambini altrimenti poi ci troviamo davanti adulti che mollano alla prima difficoltà.. sbaglio? Non so, ma io vado avanti con l’istinto. Chissà cosa ne penserete fra qualche anno di tutti questi miei metodi educativi.. ok ma continuiamo. Anche la misteriosa città abbandonata di Gede, ve la ricordate la storia? Sicuramente no, ci piaceva di più saltare sui pozzi, improvvisarci archeologhe e immaginare tesori. Ma se vi va di scoprirla adesso la trovate qui. In compenso sono certa che vi ricordate il gigantesco Baobab su cui siamo salite, vero? E la paura per le scale ripide e le ringhiere instabili e la mia mano sempre li. Anche la paura serve a piccolissime dosi.
 Martedì si parte per la grande avventura. Una piccola delusione il giorno prima, una grande soddisfazione il giorno dopo. Safari Time. E le zebre e le giraffe e la mamma che vi fa scendere in mezzo alla Savana, tranquilla come una pasqua con buona pace della guida che si fa venire uno sturbo. “you never know what can be hidden just behind a little tree..” Va bene, mi fido di lui sto giro, incosciente si, deficiente q.b. non di più. E l’arrivo al campo.. stravolte e stanche, ma che paradiso abbiamo trovato? E la Cabanna!?? (Italianizzazione dell’Ele di cabanne, in francese la capanna, che poi era una tenda super figa con un bagno enorme e una rosa fresca in una bottiglia di birra vuota).
Ma vogliamo parlare del coccodrillo sulla rive gauche del fiume mentre pranzavamo, che se non avesse aperto e chiuso la bocca avremmo continuato a credere che fosse come quello di gardaland; dell’ippopotamo che si lavava il sedere e di Mario? No Mario va spiegato, che voi lo sapete, ma se legge qualcun altro.. Mario è un Elefante.. meglio un Telefante come li chiama l’Ele, nativa digitale. Amico dei proprietari del campo. Che quasi tutti i giorni va a fargli visita. E si fa un giro fra le tende, peccato che è grosso il doppio, così, perché del resto è casa sua, siamo noi gli ospiti. Vi ricordate le facce di quelli che sono usciti dalle tende e se lo son trovato davanti?!!? Ahaha che ridere.. poi come è venuto è ripartito.. ma ci ha fatto compagnia anche durante la cena, grattandosi un po’ la pancia sulle palme sotto la terrazza. A no, dimenticavo il tramonto alle waterfalls.. ma vi siete rese un po’ conto di quante meraviglie abbiamo visto in così poco tempo? Chi lo sa.. Ma andiamo avanti con l’elenco.
E il giorno dopo? I leoni, quella ventina di ippopotami spiaggiati e quelli in mezzo all’acqua. Gli impala, il ghepardo, le linci le gazzelle i facoceri i bufali i dik dik.. Non me li ricordo nemmeno tutti, ma quanto è stato bello? E la terra.. e il cielo e la pietra a forma di teschio e il paesaggio lunare e.. e.. e.. non si finisce più. Il rispetto. L’adrenalina. Il coraggio, il tramonto, la solitudine le storie dei bracconieri.. Ma val davvero la pena soffrire in un mondo così meraviglioso e vario? Spero tanto che voi sappiate che la risposta è NO. Non c’è un minuto da sprecare. Va vissuta in ogni piccolissimo istante questa vita.. così finiva Kipling la sua preghiera al figlio. Se riesci a riempire ogni inesorabile minuto
, dando valore ad ognuno dei sessanta secondi,
 Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
 E — quel che più conta — sarai un Uomo, figlio mio!. (QUI TUTTA)
OK, manca altro ovviamente. Le donne della fondazione Chama e i microcrediti che voi ancora forse non potete capire bene cosa siano, ma di cui vi riparlerò. Dei loro canti e delle loro danze per salutarci. E le loro mani che cercano le nostre.
Dell’Elena. Roberta ricordi? “Guarda Roby, Cathrine è tutta nera come Te.”
Te la sei presa. Lo so, non è facile essere sempre quella “diversa” soprattutto alla tua età. Chissà quando arriverai a leggere questo blog, ma io spero tanto che succeda presto che Tu possa capire quando è bella la differenza. Quanta ricchezza c’è nella pelle di un colore diverso, mozzarella come l’Ele, caffelatte come la tua o cioccolato come quella di questi bimbi che hai cercato sempre in questi giorni.. “mamma sono i miei migliori amici.” Chissà se ti sei chiesta perché ti sei sentita così vicina a loro, per i sorrisi? Per come ti cercavo per come erano attratti da Te? A casa ne parleremo.. anzi vorrei fare un diario con Te su questa bella esperienza per capire insieme cosa ci ha regalato (blog canta, vediamo se mantengo l’impegno, solo Tu me lo dirai). Adesso sull’aereo voglio scrivere per non perdermi nulla. Vi amo così tanto tutte e due. Ok mancano ancora un paio di cose. Le ragazze poco più grandi di Te Roby e i loro canti e balli di chiesa, lo Swaili e tutte le parole nuove che abbiamo imparato: Jambo, Akulacema.. Il capretto che le donne a cui abbiamo fatto la donazione ci hanno portato come il dono più bello che potessero farci.. Ci ha fatto un pochino impressione il fatto di doverlo ammazzare e mangiare, ma è la bellezza ancora una volta sta nel dono e della diversità che ci ha fatto crescere così tanto in questa settimana. E infine la spiaggia, bellissima. Con il vento forte che formava delle strane strisce che ci si infrangevano sui piedi. Il ristorante fatto solo di legno e palme di cocco, il bagno nell’oceano pieno di pepite d’oro, le partite a racchettoni e il letto che dondolava al sole.. E le carezze di Elena, il sorriso di Livia, le domande di Arianna, i giochi di mamma Stefy, la pazienza di Sara per non parlare di tutti i maschi, Walter il super autista, Massimo tutto fare, la clemenza di Lorenzo, gli occhi che brillano di Mattia, Alessio e Matteo che fanno più foto della mamma, Fabio con la sua risata e le sue paure e Matteo piccolo che pur di dar due calci ad un pallone ha giocato anche con voi; Alessandro e Alessandro, la bellissima Agnes con la gola in fiamme, le cuoche che ci hanno pulito sempre il biberon e infine la simpatia e la bellezza di Kadenghe e il silenzio di Egle. E mancano tutte le sensazioni che tireremo fuori insieme, perché non possiamo dimenticarci quanto è bello essere diversi..
“mamma io in Africa ci voglio tornare.”
Può non venirmi un pochino da piangere per la felicità di questo regalo che mi ha fatto la vita? Ogni giorno può essere unico. Farò del mio meglio per farvi vivere questo miracolo senza sprecarne una goccia.

Mamma.

MISSIONE AFRICA, STARTED

PS presto anche un po’ di foto, linkate qui perché vi resti dentro tutto.

domenica 31 marzo 2013

Pasqua!

Va bene, ma io poi quando queste crescono cosa farò tutto il giorno??!? Devo PER FORZA portarmi avanti!

Travaux Manuels
Coniglietta
SegnaTesori HOME MADE!
Il Tesoro
SegnaTesoro
Tesoro!

Tesoro!
Tesoro!
Tesoro

Un'ora di lavoro per 10 minuti scarsi di caccia.. ma quanto le amo?!!?!?

Tesoriniiiiii!!!!!

SUPERMAMMA PASQUALE! ACCOMPLISHED

PS: miss my blog!!!! Mi serve sempre per via dell'imminente adolescenza, quando farò leva sul loro buon cuore facendole sentire in colpa per tutte le cose che ho fatto io per loro! Devo sopravvivere, abbiate pazienza.. 

mercoledì 27 febbraio 2013

GUEST d'eccezione

Una blogger che si rispetti prima o poi DEVE farlo. Ho un guest! In realtà è un po' tutto fare, oramai senza di lui saremmo perse.. ha deciso di raccontare qui la sua esperienza da baby sitter delle mie spettacolari creature (del resto il blog è dedicato a loro!). Gli lascio la parola, ma mi riservo il potere di rivedere e censurare parti poco consone al blog!



"Ci sono momenti nella vita di un uomo in cui egli sente il bisogno di sperimentare, di mettersi alla prova, di ritornare in gioco. Se poi uno ha l'illusione di essere un SuperPapà, la sfida naturale è quella di confrontarsi con una SuperMamma; ma siccome non se ne trovano tante in giro, direi che non potevo farmi sfuggire l'occasione di babysitterare per un paio d'ore le "ragazze" di Chiara.
Intanto, pensavo, che cosa potrà mai succedermi? Le ha allevate stile Signorina Rottermeier e d'altronde sono due angioletti adorabili. Per cui, un soleggiato pomeriggio di inizio febbraio parto alla volta della Scuola per prelevare le nanette e far prua verso Cortemaggiore provincia di Piacenza dove ad attenderle c'è la Nonna Francy. Educazione ferrea o meno, un SuperBabySitter necessita di alcuni strumenti di lavoro (le definirei "armi improprie"): un Bibe (assolutamente essenziale! Considerato l'arma primaria ... Senza sei spacciato!), due pain au chocolat, succo di frutta,  focaccia e crackers! Così, armato fino ai denti, stile novello Rambo, mi dirigo verso la Garderie dell'Istituto. Accolto a braccia aperte da maestre ed educatori (ma perchè saranno così felici di liberarsi al più presto di quei pargoletti?), il primo incontro del terzo tipo ce l'ho con l'Elenina: mi squadra dapprima sospettosa, scannerizza accuratamente il mio armamentario ... io mostro le merendine varie mettendole ben in vista, come fanno quelli che devono pagare il riscatto ai rapitori ... lei verifica, sembra soddisfatta e scatta un bel sorriso. Fiuuuu ... primo gate superato alla grande. Arriva la Roby nel frattempo. Qui è tutto più facile ... mi perquisisce direttamente , prende quello che le spetta e quindi dice: "Ciao!". E' andata! Passato il check-in, ci dirigiamo verso l'auto, parcheggiata appena fuori, leggermente spostata rispetto alla traiettoria ottimale dell'uscita della scuola. Scatta puntuale la seconda verifica: "Ma dove l'hai messa?!?" (del resto la fiducia è una cosa seria e va conquistata). Rispondo prontamente "è lì Roby, la vedi?" La Roby annuisce e la piccola guarda la risposta della sorella. Come dire ... ha controllato lei, ci sarà da fidarsi. Mi sento un po' sotto esame, ma con piacere vedo che si dirigono spedite verso il parcheggio e penso "perfette! Non sono educate ... sono addestrate!". 
L'ingresso in auto presenta le prime difficoltà ed iniziano a vacillare alcune certezze. "Roby! Tu ti siedi lì a sinistra e la Elenina si mette sul seggiolino con la cintura ben allacciata, ok?" La risposta non tarda ad arrivare: "NO!" Perentorio! E a parlare è la piccola!!! "Come NO!penso tra me e me. Non può essere ... devo aver sbagliato qualcosa e da buon informatico e utente Microsoft provo a ridare il comando. "Seduta bene con la cinturina ben allacciata eh? Che dobbiamo andare in autostrada!". "Io non mi siedo lì! Ummm!!!" E mentre proferisce la risposta, si alza dal seggiolino e si sistema a fianco alla sorella, che la snobba con uno sguardo di semi-commiserazione: "Nana!" deve aver pensato la Roby ... "hai ancora bisogno del seggiolone!" E orgogliosa della sua età matura ... prende i libri di fiabe in francese e si immerge nella lettura (ma da chi avrà MAI preso?).
Bè ... qualche piccola sbavatura può esserci e d'altronde non conoscono l'auto, non è la loro ... Poi la novità del babysitter, insomma, ci sono delle attenuanti. E comunque sono un negoziatore nato, potrei lavorare in situazioni di crisi internazionale ... L'importante è non cedere MAI. Per cui ... compromesso: " Ok ... allora state così fino all'autostrada, ma poi vi mettete la cintura, ok?" "D'accordo!" E' la piccola, che è anche l'osso più duro. Se dice "d'accordo!" è fatta ...
Navigatore inserito, si parte ... I viveri intanto fanno la loro parte e tengono impegnate le due per un 20 minuti buoni. Poi ... il Bibe finisce ..... Ora sono xxxx amari .... E infatti .... "Voglio guidare io". E' l'Elenina. Le ho dato il vizio ... ma una sciocchezza ... di prenderla in braccio e farla guidare nel tratto prima dell'ingresso in garage. Forse alla mamma l'ho anche detto .... o forse no! Il problema è che a tre anni non distingue tanto se siamo in Corso Sempione o nel vicolo del garage. E quando dice "voglio guidare" si proietta a peso morto, corpo orrizzontale, verso il volante. Per cui, provo ad utilizzare qualche comando "vocale" stile "no! no! non si fa! è pericoloso!". Ma il firmware dell'Elenina non è aggiornato a IOS 6 e i comandi non hanno effetto. Con la sinistra tengo il volante e con la destra lei che si sta buttando su tutti i tasti che vede (e che quel deficiente del progettista BMW ha pensato bene di illuminare - già ma ... stiamo parlando di un ingengere ...). Cerco la solidarietà e l'aiuto della sorella maggiore, ma ... sta leggendo e non è troppo interessata alla mia causa. Per giunta l'Elenina trova la situazione divertente e ride a crepapelle. Un ditino raggiunge un tasto alla sinistra dello specchietto retrovisore. L'auto si blocca! Chiamata di emergenza al servizio soccorso BMW (questa mica te l'avevo raccontata .... vigliacco!!!). Non va più un kaiser. Anche la Elena capisce di averla combinata grossa e per lo meno si rimette in posizione verticale e osserva gli eventi. Allora ... io sono pigro. E soprattutto non me ne frega tantissimo delle tecnologie. Per cui, non ho mai letto il libretto di istruzioni dell'auto. In questo caso, la cosa è favorevole, perchè non ho mai attivato il servizio di emergenza. Appare infatti una scritta "miracolosa": "Servizio Non Attivo". Il cruscotto si resetta e l'auto può ripartire.
Anche questa è andata ... Raggiungiamo l'ingresso dell'Autostrada. L'Elena è disposta a mettersi la cintura SOLO in cambio delle canzoni dello Zecchino D'Oro. E' una richiesta ragionevole. Accetto.
Si parte con il "Pinguino Belisario". "Non mi piace!" E' la Elena. "Nemmeno a me!". E' la Roby. Ammutinamento. "Il ditino nel telefono". "No! Il gatto nero!". Zuffa! Reinterviene il mediatore professionale.
"Ne scegliete una per uno". La Elena DECIDE che ... prima lei! "Caffè della Peppina". "Ok!". Le canzoni dello Zecchino d'Oro durano pochissimo!!! Ma non poteva scriverle Guccini? Riparametrato in metri siamo sotto al chilometro. Per Corte ce ne sono circa cento!!! MI si prospettano dieci anni di Zecchino d'Oro. Per giunta, il 70% del programma canoro "non ci piace!!!". Si fa dura. A peggiorare la situazione, parte una competizione tra le sorelle. La grande conosce molti più titoli; la piccola va in affanno. Sentimento di frustrazione ... pianto!!!! Oddio .... La Roby si secca e credo cerchi di sopprimerla ... Richiamo all'ordine da parte mia, ma quella poca autorità che mi avevano concesso credo di essermela giocata tutta nel tratto Garderie-parcheggio X3, per cui ... per dirla in francese, non mi xxxxxx neppure di striscio. Ma quando pensi che ormai sia finita, la Divina Provvidenza interviene e risolve la situazione. La lotta si trasforma in solletico, il pianto in riso e l'ideona che si fa largo tra le sorelle è quella dello spogliarello. "No! Che prendete freddo!". In risposta mi arrivano in testa i pantaloni dell'Elenina. Lo prendo come un rifiuto .... ci vedo anche una velata vena ironica nel gesto.  Abbozzo ... Come dice il proverbio ... "quando sei martello batti, quando sei incudine statti!". Io sono incudine per diritto di nascita ... Ariete ascendente Incudine. Comunque, lo spogliarello diverte. Alzo il riscaldamento a stecca e spero non succeda altro. Anche sullo Zecchino c'è piena sintonia da parte delle due sorelle: restano, in rigorosa alternanza fino a Corte, due soli titoli: "Ali Babà" e il "Katalicammello". E siamo a mala pena a Melegnano ...
Il viaggio procede abbastanza regolarmente fino a quando arriva una richiesta: "Ho fame!". E' la Roby ... "Ma se hai fatto appena fuori il pain au chocolat e i crackers?!?". "Allora mi scappa la pipì!".
Piena solidarietà dall'Elenina che ribadisce: "Caccapipì!" eppoi ride.
Da ragazzo quando facevo l'ultrà cantavamo "autogril, autogril!!! Abbiamo fame, abbiamo sete e ci scappa la pipì! Autogril, autogril ...". E' il cerchio della vita oppure il destino che si vendica ... vedetela un po' come volete ... Grazie a Dio l'autogril c'è per davvero e ci fermiamo. Problemino ... sono nude! Una si riveste in tutta fretta ... l'altra mi guarda come dire ... "bè? che cosa aspetti? non vedi che la Roby è già pronta?". E qui mi chiedo ... ma sarà proprio necessario comprarle quelle braghette iper attillate che ci vuole il calzascarpe unto con la vasellina per infilargliele? Ma qui delucidazioni al riguardo vi verranno fornite dalla SuperMamma ... Io mi ristanco al solo pensiero ... Davvero ... non ho più forze.
La grande mi scappa veloce verso le Toilette: tra i mille difetti sono ansioso. "Roby ferma! Aspettami!". Replica immediata: "Perchè?" E qui è più difficile ... mai trasferire le nostre ansie ai bambini. Per cui che cosa rispondere? Mica posso dirle ... "non vedi gli stuoli di pedofili e stupratori in attesa dvanti alla tua toilette?". Per cui, mi trattengo e dico: "Ti puoi perdere, c'è tanta gente". L'anima della SupeMamma si fa sentire con la sua vocina: "Mai raccontare frottole ai bambini". "Bene ... lo terrò presente, ma tanto ora sei formato ectoplasma e facciamo come dice il SuperPapà ...".
Svolte le formalità e recuperato anche da bere (Fanta!), la Roby fa una richiesta: "Regalo!". "Regalo!" ribadisce pronta l'Elenina. Non ho neppure il tempo di chiedermi "perchè?" che mi ritrovo nel reparto giocattoli. "Ahhhhhhhh! E' pieno di Winks!!!!!". In Casa Peveri le Winks sono vietatissime!!! Non si possono neppure nominare ... "Vade retro!" penso ... quando la Roby si presenta con una bambolina all'apparenza innocente. Perquisizione! Non vorrei mai che nascondesse "attributi" vietati. Il check è positivo. Validate! Una bionda, una nera ... si va in cassa. (SI SCRIVE WINX! ndr se non conosci il nemico non puoi combatterlo!) 
In men che non si dica siamo di nuovo in auto; nanette "cinturate" (tanto sono impegnate con le bambole e neppure se ne accorgono), "katalicammello e ali babà" e via verso Corte!!! Siamo in ritardissimo. La Francy ci uccide.
Finalmente appare Cortemaggiore ... La vita è strana. Fino a qualche mese fa neppure conoscevo l'esistenza di questo paesino: ora ci sono perfino affezionato! Vabbè ... andiamo avanti ...
La casa della Nonna Francesca ci appare all'orizzonte. Siamo arrivati. Lei corre ad aprirci. E' una Nonna delle Favole. Un aspetto gioviale, solare. Ti fa stare bene. Abbraccia le piccole, abbraccia me. E' bello vederle insieme ... ma improvvisamente un barlume di ragione mi torna e una voce dentro mi dice: "Non farti ingannare! Quando aveva tre anni era anche lei così!!!". E dopo mille gentilezze, un the caldo e qualche biscotto, arriva il momento del commiato. Mi spiace andare via. Mi salutano sulla porta, tutte e tre e sono belle. E nella mia mente in quel momento, si sovrappone a loro l'immagine della SuperMamma, anche lei con quello sguardo dolcissimo ... e quando le vedo nella mia mente tutte in fila, soavi, tre generazioni una a fianco all'altra ... in quel preciso momento capisco che sono "femmine alpha"! Tutte e tre! Vedo distintamente il loro DNA, ogni singola elica ..... Femmine alpha ... quelle che se per caso sei figlio loro e hai la xxxx di essere un maschio beta (e le incudini ahimè ...), ti costringono a far la pipì da seduto, perchè sporchi!!! Mi prende il panico ... sgommo via veloce. Dovrei tornare a Milano dalla SuperMamma, ma l'auto prende spontaneamente direzione Napoli. Con una guida veloce e un paio di pieni si può raggiungere in nottata la Sicilia ... e da lì chiedere all'ultimo scafista un return ticket per Tunisi. Mille euro e me la cavo. Da lì posso sempre proseguire per il deserto con un Katalicammello, della cui esistenza ormai non ho più dubbi! Voglio arruolarmi con Ali Babà ... il massimo della vita. Là non mi troveranno MAI. E con l'acceleratore a tavoletta e questi pensieri nella mente, finisce una giornata memorabile ... una giornata da "Mille e una Notte". "

SUPERMAMMA MISSIONE "COME PERDERE UN AMICO" ACCOMPLISHED! (Non rileggo perché mi è parso di capire che son state senza cinture per 100 Km, che si sono messe davanti, che ti hanno fatto comprare una bambola a tradimento, che hanno bevuto bevande gassate e mangiato cose grasse e super zuccherate e dulcis in fundo che hai usato il telefono guidando! Devo sicuramente aver letto male.. MA GRAZIE LO STESSO DI ESISTERE!)

mercoledì 13 febbraio 2013

Carnevale Extra Lusso

Ragazzi ma il nostro Carnevale dell'anno scorso ve lo ricordate?!!? Cliccate Qui!
eh.. bei tempi.. quest'anno che lavoro, per la gioia delle mie figlie, ho meno tempo e più soldi, quindi vestiti confezionati (in China ovviamente!). Ho speso una cifra, ma il risultato è ottimo soprattutto per la Roby Cleopatra, azzeccatissimo! Lo so che son di parte perché è la mia… ma non è superbella?!?!?!





L'Elenina invece non ha voluto sentir ragioni e si è fatta prendere un vestito taglia 5-7 anni.. risultato sembrava una fatina ristretta! Va be ma è carina anche lei.. un po' truzza, ma carina!



A dirla tutta però ho un po' di nostalgia per il processo di ideazione dei vestiti homemade, insomma c'è anche li tutta una magia intorno… 


SUPERMAMMA MISSIONE IMBORGHESIMENTO, PURTROPPO ACCOMPLISHED! (Ma tornerò sulla retta via, nonostante le mie gnome mi preferiscano di gran lunga così!)

lunedì 4 febbraio 2013

Quasi 40 e non sentirli

Quando poi mi rimetto a scrivere mi ricordo che ci provo gusto e soprattutto che son tutte pepite che lascio alle ragazze.. qui un video casareccio su come io e le mie bambine ci divertiamo all'Esselunga che però non è il massimo della vita. La vera libidine sono i carrelloni piatti dell'Ikea e tutto il parcheggio a nostra disposizione! La prossima volta che andiamo produrrò un altro video. Prima o poi qualcuno o qualcosa ci fermerà, per il momento... Via via più veloci della luceeeeeee!!!!




NB: non si vede nel video, ma all'ingresso c'è un bel cartello che a caratteri CUBITALI dice "Per motivi igienici non far entrare i bambini nei carrelli!"... Ma se uno non l'ha visto...

SUPERMAMMA MISSIONE DISTURBO DELLA QUIETE PUBBLICA, ACCOMPLISHED!

giovedì 31 gennaio 2013

Dividiamoci la mamma

Questo post lo scrivo più per me che per loro, si perchè durante l'adolescenza quando sarà fisiologico che mi mandino ad asciugare gli scogli, io glielo ripresenterò ricordandogli cosa pensavano della mamma non tanto tempo prima!

Dunque oggi una persona davvero speciale, di cui non faccio nome, ma solo il cognome SOLARI (Massimo), in mia assenza come Salomone per risolvere la questione spinosa de "la mamma è mia, no è mia!" le ha messe davanti ad una scelta, ok non così drastica che tagliarmi in due, ma ha chiesto loro di prendersi la cosa più bella della mamma. L'Elenina più sicura che mai si è presa la testa, spero che sia perché con quella interagisce maggiormente e non avendo ancora coscienza dell'anima, identifica li il mio amore (ma quante ne so.. me le suono e me le canto, va beh! é anche il mio compleanno lasciatemi sgofare così!). La Roberta invece.. anche lei molto sicura, senza batter ciglio ha detto "la cosa più bella della mamma è il suo carattere!". Lacrimuccia.. se mi avessero chiesto di indovinare la sua risposta non ce l'avrei MAI fatta. Pensavo che mi considerasse al pari di Crudelia Demon! Dimostrazione pratica, ancora una volta, che i bambini non vanno "solo" viziati, ma guidati e seguiti, anche con regole strette, basta fargliele capire bene. Amo queste ragazze MOLTO di più di qualsiasi altra cosa al mondo (mi sa che questa l'ho già scritta da qualche parte nel blog..).

Quale più bel regalo per il mio cumple?!?!!!?



PS: la cosa buffa a quanto pare è stata la reazione della piccoletta che non capendo di cosa stesse parlando sua sorella grande, si è sentita molto figa per essersi accaparrata la parte migliore, quella che le da i baci!

SUPERMAMMA MISSIONE SPREAD LOVE, ACCOMPLISHED!